Bianco cuore
Un pino semprebianco aveva l’inverno dentro. Tra i suoi aghi bianchi come il latte, la neve si sdraiava e i paesaggi invernali si animavano.
L’albero era solito sospirare: “se solo potessi vivere la primavera e accarezzare un fiore, se solo potessi rinascere in estate e bruciarmi al sole”. Lui era confinato ad essere l’inverno stesso e, ad ogni primavera, con lo sciogliersi della neve, anche lui si scioglieva in un letargo lungo un anno.
Arrivò un nuovo inverno e questa volta, tra una nevicata e l’altra, arrivò con lui un passero ferito. L’uccello non potendo svernare, cercava riparo in quel bosco per sopravvivere alla stagione fredda e giunto ai piedi del pino a mezza voce chiese: “ posso riposare fra i tuoi rami per proteggermi dal freddo?”. Il pino rispose: “ potresti ma sono vestito solo di aghi acuminati che potrebbero ferirti”.
Il passero lo supplicò: “ti prego non lasciarmi a questo gelo”. L’albero allora dispiegò i suoi rami e lo accolse stringendolo al petto per tutto l’inverno. La neve li coprì e il vento fece ballare quegli aghi che ferirono il passero. Il sangue macchiò il suo petto, ma mai se lo lavò via, perché lui a quell’inverno sopravvisse e quel rosso ne era il ricordo più vivo. Quella primavera era nato un pettirosso.
Il cielo vede tutto e la generosità dell’albero venne premiata. I suoi aghi si tinsero di verde, non era più un semprebianco. Ora lui è un sempreverde e può vivere attraverso ogni stagione.
Il pettirosso ancora torna dal pino a ogni primavera.
Rosso inverno
Un cerbiatto nato d'inverno, in una regione dove la neve fa da padrona al cielo e la brina ricopre ogni cosa, aveva il cuore congelato da quel freddo che, ghiacciava anche i profumi.
Lui, quasi rassegnato, attraversò gli anni diventando un bellissimo cervo.
Un giorno però, fra quei muri di ghiaccio, si fece largo un fiore rosso.
Il cervo, rapito dalla bellezza di tanta fragilità, si avvicinò.
I fiori se li sai ascoltare ti parlano e quel bocciolo disse: “ sentimi davvero dietro a questo gelo”.
Per la prima volta in tutta la sua vita, la pelle bianca del cervo si tinse d'imbarazzo e arrossì.
Il cuore gli prese a battere forte.
Il cervo aveva finalmente trovato la sua primavera.
Balla e dormi
La bambina al calare del buio lega al cuscino i suoi sogni e questi, come musicanti, suonano e ballano tutta la notte.
Fra i fiori e la farfalle i musicanti rispondono alle sue domande, pur sapendo che la risposta è lì, sotto al cuscino.
Scivola tra i tuoi sogni e abbracciali, perché quello che sogni questa notte sarà per sempre.
Un mare di parole
Tre fenicotteri nati con zampe cosi lunghe da non potersi mai specchiare nell'acqua dei laghi, passarono la loro vita senza sapere quale fosse il loro reale aspetto, di che colore fossero le loro piume e neppure i loro occhi.
Decisi a scoprirlo girarono il mondo alla ricerca di risposte.
Ne trovarono tante ma, troppo diverse fra di loro per dargli un'immagine definita e, sempre più confusi, volavano altrove.
Raggiunto l'ennesimo mare, complice del sole, questo al tramonto si incendiò .
Il sole dipinse le onde.
Rosa e arancio fecero l' amore con l' acqua che di quelle sfumature si tinse.
I fenicotteri alla vista di quei colori non ebbero più dubbi, capirono di appartenere agli stessi pigmenti e, per la prima volta, gli sembrò di potersi specchiare il quel mare.
Un mare di parole.
Ninna nanna blu
Ho strappato un pezzo di luna e rubato le stelle per cucirti una bambola. Abbracciala quando vorrai ricordarti del viaggio fatto insieme, ora che a intonarti la ninna nanna sarà la tua mamma che tanto ti ha desiderato. Io? Mi scioglierò nella notte.
Viaggiando
L’uomo uccello va per le strade, fra la gente, ha visto lune di città e stelle di periferia.
Spesso ama dormire sull’erba e fingere che i passanti siano tutti amici suoi.
Ama osservarli e così finisce col sapere tutto dei loro amori.
Talvolta capita che qualcuno lo reputi nulla di più di un vecchio pazzo ma, da chi gli crede, lui prende amore e amore da.
Lui è un artista di strada e nonostante l’età e gli acciacchi continuerà a portare la sua arte nelle piazze.
Forse ti chiederai come fa?
Beh, una risposta non c’è, forse è matto per davvero.
Italian
English