Una giraffa color albume, nata con il collo così lungo da non poter parlare con i suoi simili e, per questo, allontanata dal branco, passava le notti a cercare qualcuno con cui stare.
Fu su quel telo nero trapuntato di stelle che, una notte, la vide.
Un pallore simile al suo, una pelle fine, era lei a inebriare le notti.
La giraffa volle assaggiarla, aveva un’ aspetto delizioso.
Si decise e, come si fa con un biscotto, morso dopo morso l’assaggiò.
Assaggiò la luna.
Con lei strinse un legame profondo, di lei si nutrì e con lei scherzò.
La vedi? La luna stanotte è una falce.
Ecco posso dirti che di lì è passata la giraffa color albume.
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